Progettazione e sviluppo di anticorpi monoclonali ingegnerizzati contro Sars-CoV-2 

Studio internazionale, con la partecipazione di ricercatori di due importanti Università italiane, per bloccare le varianti del Covid-19

A cura di Maria Giuditta Valorani, PhD

Un interessante studio di ricerca internazionale su nuove terapie mirate ed immediate contro il virus Sars-CoV-2, è stato pubblicato su la rivista internazionale Cell Reports.

Descritta la possibilità di bloccare le varianti del virus

Gli importanti risultati ottenuti dalla ricerca e presentati nell’articolo, hanno descritto la possibilità di bloccare le varianti del virus stesso, utilizzando una sola molecola a concentrazioni molto basse e non un cocktail anticorpale. 

Sono stati ingegnerizzati anticorpi monoclonali contro Sars-CoV-2, in modo da potenziarne le capacità neutralizzanti.

Possibile protezione immediata dalle infezioni

L’infusione passiva di questi anticorpi monoclonali come pre-esposizione o profilassi post-esposizione, può offrire una protezione immediata dalle infezioni che potrebbero durare settimane o mesi. 

Anticorpi tetravalenti bispecifici neutralizzano le varianti del virus che resistono alle IgG bivalenti

Studio frutto di una collaborazione internazionale

Lo studio è il frutto di una importante collaborazione internazionale fra diversi ricercatori: il gruppo diretto dal Prof. Giuseppe Novelli, dell’Università Tor Vergata di Romadel Prof. Arnaldo Caruso, e la Prof. ssa Francesca Caccuri, dell’Università di Bresciae ricercatori di altre Istituzioni, dell’Università di Washington in America e dell’Università di Toronto, Canadese.

prof.Giuseppe Novelli

Questo nuovo anticorpo si lega alla proteina “Spike”, che il Sars-Cov.2 usa per entrare nelle cellule, con una potenza almeno 100 volte superiore a quella degli altri anticorpi disponibili e neutralizza un’ampia gamma di varianti del virus. 

La tecnologia utilizzata

La tecnologia utilizzata ha consentito di sviluppare una piattaforma robusta e modulare per la produzione rapida di anticorpi monoclonali di nuova generazione, che superano di gran lunga gli anticorpi tradizionali bivalenti. 

“Si è pensato, afferma il Prof. Novelli, di  modificare la struttura degli anticorpi bivalenti oggi in commercio, ingegnerizzandoli  efacendoli diventare anticorpi tetravalenti. Da due anticorpi ne abbiamo fatto uno, che ha quattro volte più capacità di bloccare il virus, legandosi a lui in più parti simultaneamente. 

Anticorpi 100 volte più potenti

Questo fa sì che i nuovi anticorpi siano 100 volte più potenti, quanto a capacità neutralizzante, rispetto a quelli tradizionali”.

Inoltre, La possibilità di ottenere con grande rapidità anticorpi ad elevato potere neutralizzante può costituire una nuova arma per contrastare virus che cambiano rapidamente come il Sars-CoV-2.

Il Prof. Giuseppe Novelli descrivendo i risultati di questo Studio afferma inoltre che “La progettazione, lo sviluppo e la produzione di anticorpi monoclonali di nuova generazione è urgente per disporre di terapie mirate e immediate. Gli anticorpi monoclonali potrebbero limitare la progressione della malattia durante l’infezione precoce, soprattutto per l’emergere di nuovi varianti che sfuggono ai vaccini”.

E il Prof. Caruso aggiunge “Dobbiamo pensare a lungo termine, l’emergenza di nuove varianti capaci di evadere l’immunità acquisita naturalmente o a seguito di vaccinazione, rende necessario lo sviluppo sempre più rapido di monoclonali neutralizzanti. La pronta disponibilità di questi anticorpi in grado di contrastare tali nuove varianti permetterà non solo di potenziare una eventuale terapia con farmaci antivirali specifici – rendendo il decorso della malattia più lieve e di breve durata – ma anche di proteggere per lungo tempo ed in maniera efficace tutti quei pazienti immunocompromessi o fragili, che non rispondono alla vaccinazione”.