L’International Human Solidarity Day a Expo 2020 Dubai fa parte del “Programme for People and Planet” , quale occasione di scambio di idee e confronto internazionale che ha l’obiettivo di trovare soluzioni ai problemi più urgenti per un mondo più sano, più sicuro, più pulito e più equo per tutti.
“Programme for People and Planet” è articolato in 10 settimane tematiche e 18 Giornate Internazionali, tra le quali l’International Human Solidarity Day delle Nazioni Unite.

Italian Solidarity Day Expo 2020 Dubai
La Giornata della Solidarietà Italiana all’Expo 2020 Dubai rientra nell’ambito dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e dei suoi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), con particolare attenzione a quelli che riguardano l’equità sociale, la giustizia intergenerazionale, la parità di genere, la lotta alla povertà e l’impatto degli investimenti sulla società, il peggioramento della correlazione tra impatto ambientale ed emergenze sanitarie e le disuguaglianze sociali dopo l’impatto che la pandemia da Covid-19 ha avuto su alcuni dei 17 SDGs colpiti dalla crisi.
Sono state presentate iniziative che mirano a consolidare e rinnovare la collaborazione sui temi della solidarietà internazionale, della cooperazione, della ricostruzione sociale, a partire dal contributo del Terzo Settore.
È stata anche occasione per promuovere un’azione di advocacy internazionale basata sui valori previsti dal fondo Next Generation EU e delineati nel PNRR (National Recovery and Resilience Plan) lanciato dal Governo italiano (con un investimento di 20 miliardi di euro stanziati sulla base del modello di cooperazione Terzo Settore – pubblico-privato – impresa).
Forum Italian Solidarity Day
Equità sociale, giustizia tra le generazioni, parità di genere, lotta alla povertà, impatto degli investimenti sulle disuguaglianze sono stati i temi al centro dell’”Italian Solidarity Day”, che si è svolto a Padiglione Italia e co-promosso da Rai per il Sociale.
Una giornata di dibattiti che ha visto riunirsi, in presenza e da remoto, rappresentanti del Terzo settore, istituzioni nazionali e agenzie internazionali alla luce dei pesanti arretramenti che la pandemia da Covid-19 ha provocato rispetto ad alcuni dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: povertà in crescita, ampliamento del gender gap e delle distanze sociali, perdita di istruzione e di formazione, caduta dei redditi e dell’occupazione. Tutto questo segnato anche, da una squilibrata distribuzione dei vaccini Covid-19 tra le diverse aree del mondo.
Ad aprire l’evento di due sessioni, moderato dalla giornalista Rai Lucia Goracci, i saluti istituzionali della Ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità Elena Bonetti e della Sottosegretaria allo Sviluppo Sociale degli Emirati Arabi Uniti Hessa Tahlak.
“La solidarietà fa parte della nostra storia e identità e oggi siamo lieti di celebrare la giornata della solidarietà a Expo 2020 Dubai, un’opportunità cruciale per ispirare speranza”. Ha affermato, in collegamento dall’Italia, la Ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità Elena Bonetti.

“La cooperazione a livello nazionale e internazionale è il più grande atto di solidarietà per raggiungere l’uguaglianza – ha aggiunto – La pandemia da Covid-19 ha aumentato le disuguaglianze ed ora dobbiamo rimuoverle, per assicurare uno sviluppo nuovo, vero, efficace e sostenibile, come richiesto dall’Agenda 2030”. “Dobbiamo promuovere nuove partnership tra istituzioni, società civile e settore privato per costruire un nuovo modello per la nostra società e la solidarietà e una pietra miliare del mondo che vogliamo costruire”, ha concluso la ministra.
Dell’impegno per la promozione della solidarietà degli Emirati Arabi Uniti ne ha parlato Hessa Tahlak, Sottosegretaria allo Sviluppo Sociale degli Emirati Arabi Uniti.

“Cooperazione e partnership sono i principali valori del nostro ministero per la cura e lo sviluppo della società e delle famiglie. Il settore sociale per noi é una priorità. Negli UAE ci sono più di 400 associazioni no-profit che lavorano con il ministero per il raggiungimento degli obiettivi. Il forte impatto della pandemia, che ha avuto conseguenze economiche, è stato un periodo di trasformazione per affrontare le sfide globali e non lasciare nessuno indietro. Il nostro ministero ha dato il via a dei progetti di educazione e salute, che coinvolgono il settore pubblico e privato, a supporto e sostegno di giovani, donne e persone con disabilità”.
Diritti umani, giustizia, etica
Nel primo dei due panel, dedicato al tema “Diritti umani, giustizia, etica”, si sono confrontati Maher Nasser, Commissario Generale Onu per Expo 2020 Dubai; il Presidente di “Libera” Don Luigi Ciotti; Githinij Gitahi, CEO di Amref Health Africa; Tariq Al Gurg, CEO e Vicepresidente di Dubai Cares, organizzazione non governativa impegnata nella promozione dei diritti dell’infanzia attraverso l’istruzione; Gaela Bernini, Segretaria Generale della Fondazione Bracco; Padre Philip Larrey, della Pontificia Università Lateranense.

Equità distribuzione vaccini Covid-19
Il Commissario generale delle Nazioni Unite all’Expo di Dubai, Maher Nasser ha sottolineato l’importanza di garantire a tutta la popolazione mondiale il vaccino anti covid.

“In alcuni Paesi è già disponibile la terza dose del vaccino, in altre parti invece lo è solo per circa il 10% o meno della popolazione”. “Il mondo deve fare di più per garantire che l’accesso ai vaccini. Se vogliamo superare la pandemia, ci sono due grandi sfide che dobbiamo vincere. Una è superare l’indecisione di coloro che hanno accesso al vaccino ma non lo assumono. L’altro problema ugualmente importante che dobbiamo affrontare è che abbiamo una situazione di disuguaglianza nell’accesso ai vaccini, nel mondo”.
Per superare la pandemia da Covid-19 è stato istituito il COVAX (Working for global equitable access to COVID-19 vaccines), una struttura che serve per lavorare insieme a garantire l’accesso e aiutare i paesi che hanno bisogno del vaccino a riceverlo.
Anche Githinij Gitahi, CEO di Amref Health Africa ha acceso i riflettori sul tema della disuguaglianza della distribuzione dei vaccini covid-19 nel mondo. “L’Africa, continente che conta il 17% della popolazione mondiale, ha ricevuto meno del 3% dei vaccini”.

Parità di genere e empowerment femminile
Su cosa si può fare per combattere la differenza di genere ne ha parlato nel suo intervento Gaela Bernini, segretaria generale di Fondazione Bracco, nata dal patrimonio di valori maturati in oltre 90 anni di storia della Famiglia e del Gruppo Bracco, Gold Sponsor di Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai.
“Fondazione Bracco promuove l’empowerment femminile attraverso l’affermazione di modelli di ruolo di donne attive in settori dove, ad esempio STEM, le donne sono fortemente sotto rappresentate. Costruire competenze in settori in rapida crescita significa creare competenze resilienti. E più donne nel mercato del lavoro non è solo una questione di diritti umani ma una promozione della crescita economica e della prosperità per tutti”.

“L’istruzione è un facilitatore di futuro – ha concluso – Il progetto “Sheltering talents” iniziato nel 2015 con l’Università di Pavia, è un esempio di come il cambiamento sociale può essere promosso attraverso l’accesso all’istruzione. Grazie a questo progetto forniamo borse di studio per permettere a giovani rifugiati di frequentare i corsi di laurea dell’Università di Pavia. Abbiamo 20 studenti e 10 si sono laureati. Il programma offre semplificazione burocratica, iscrizione gratuita ai corsi di laurea e, grazie alla rete degli istituti superiori del Comune di Pavia, vitto, alloggio e accesso alle biblioteche.”.
Durante “Italian Solidarity Day” sono state presentate iniziative che mirano a consolidare e rinnovare la collaborazione sui temi della solidarietà internazionale, della cooperazione, della ricostruzione sociale, a partire dal contributo del Terzo Settore.
Terzo Settore e cooperazione internazionale
Di “Terzo Settore e cooperazione internazionale” si è discusso nel secondo panel del forum Italian Solidarity Day, al quale hanno partecipato: Khaled Khalifa, rappresentante dell’UNHCR nei Paesi del Golfo; Clare Dalton, a capo della missione della Croce Rossa negli Emirati Arabi Uniti;Hussain Al Balooshi – responsabile della Emirates Foundation. In collegamento: Manoj Juneja, CFO e Vicedirettore esecutivo del World Food Programme; Giovanna Melandri, Presidente della Fondazione Human e della Fondazione MAXXI; Francesco Profumo, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo; Dominique de la Rochefoucauld-Montbel, Grande Ospedaliere del Sovrano Ordine di Malta; Marco Impagliazzo, Presidente della Comunità di Sant’Egidio; Claudia Mazzola, Direttrice dell’Ufficio Studi Rai.

“La solidarietà internazionale è un tema enormemente importante per noi della Croce Rossa, perché quando parliamo di affrontare le sfide globali, come la pandemia, queste richiedono molti tipi diversi di risposte, per assicurare che le persone ottengano l’assistenza di cui hanno davvero bisogno”. Ha detto Clare Dalton, capo della Croce Rossa Internazionale negli Emirati Arabi Uniti all’Italian Solidarity Day.

Anche Clare Dalton ha parlato della necessità di una equa distribuzione dei vaccini covid-19 nel mondo. “L’attività politica più importante è sostenere una uguaglianza vaccinale tra paesi poveri e paesi ricchi – ha aggiunto – Stiamo cercando di incoraggiare tutti gli attori interessati ad assicurare che tutti abbiano uguale accesso ai vaccini e che siano vaccinati allo stesso modo. Questo significa che anche i paesi più poveri abbiano accesso a strutture sanitarie o che gli operatori sanitari di questi paesi siano in grado di accedervi”.
World Volunteering Conference
In occasione dell’Italian Solidarity Day a Padiglione Italia il responsabile della Emirates Foundation Hussain Al Balooshi, ha annunciato il “World Volunteering Conference” che si terrà a Abu Dhabi nell’ottobre del prossimo anno, lo stesso mese in cui si svolgerà in Sicilia una iniziativa sugli stessi temi alla quale sono stati chiamati a presenziare associazioni e giovani degli Emirati Arabi Uniti.

“Durante l’emergenza da Covid-19 abbiamo avuto 3000 volontari su tutto il territorio e la nostra piattaforma conta fino a 600mila volontari attivi su tutti i fronti. Con la conferenza internazionale sul volontariato in programma a Abu Dhabi alla quale parteciperanno circa 120 paesi, il nostro obiettivo è diventare un Hub di volontariato al livello regionale e sempre più internazionale”.
Hussain Al Balooshi ha invitato tutte le organizzazioni intervenute all’evento a partecipare alla Conferenza Mondiale del Volontariato.
MODE 4 Solidarity
Durante lo svolgimento delle due sessioni 25 studenti da tutto il mondo sono stati in collegamento dall’Accademia del Padiglione Italia.

L’iniziativa italiana ha quindi coinvolto i giovani ad essere parte attiva del dibattito attraverso un workshop aperto agli studenti dai 16 ai 20 anni, chiamato MODE 4 Solidarity. Un dibattito studentesco internazionale sul tema della promozione della solidarietà come strumento per rafforzare la cooperazione internazionale e lo sviluppo sostenibile. I partecipanti hanno avuto la possibilità di scambiare idee e conoscenze sul ruolo fondamentale delle relazioni intergenerazionali nella costruzione di una società globale più coesa ed equa. Hanno prodotto un documento ‘Youth Charter for Solidarity’, che è stato posto all’attenzione di tutti i relatori.

I lavori sono stati chiusi da Paolo Glisenti, Commissario Generale per l’Italia ad Expo 2020 Dubai.
“L’italia in un’occasione storica come Expo 2020 Dubai coinvolge soprattutto i giovani come “voci” del dibattito ed è legata alla giustizia intergenerazionale, quindi al principio etico dello sviluppo sostenibile. I giovani non sono solo i beneficiari, ma anche i principali attori delle politiche del futuro in termini di solidarietà, sostenibilità e cooperazione”.
“Dalle discussioni di oggi – ha aggiunto – sono emersi punti chiave che formano l’eredità non solo di questo evento, ma per i prossimi anni. Italian Solidarity Day lancia al livello internazionale un nuovo paradigma di solidarietà-sostenibilità, costruito sulla cooperazione tra settore pubblico e privato e sull’istruzione delle nuove generazioni”.