Expo 2020 Dubai: al via “Education for Women’s Empowerment”

Fondazione Milano per Expo e il Politecnico di Milano hanno presentato, presso l'anfiteatro di Padiglione Italia, un bando internazionale per il conferimento di tre assegni di ricerca in ambito scientifico.

evento Education for Women’s Empowerment a Expo 2020

Le donne al centro del Forum “Education for Women’s Empowerment”: istruzione, formazione e un maggior accesso delle competenze femminili nella ricerca tecnico scientifica e al mercato del lavoro.

Selezionare, premiare e promuovere candidati internazionali, sensibili all’impatto sulla dimensione femminile nelle discipline come le STEM (Sciences, Technology, Engineering and Mathematics), il design e l’architettura, è l’obiettivo di “Education for Women’s Empowerment”, un bando internazionale presentato da Fondazione Milano per Expo2015 e il Politecnico di Milano presso l’anfiteatro di Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai.

Il concorso è stato pensato per sostenere la costruzione di una società inclusiva, fondata sui valori dell’innovazione, della sostenibilità e della crescita economica. Una sfida importante per contribuire alla creazione di un contesto dedicato all’istruzione e alla formazione, oltre ad aumentare le risorse per garantire alle donne un maggior accesso delle loro competenze al mondo della ricerca tecnico scientifica e al mercato del lavoro. “La chiave per vincere la sfida è puntare sulle competenze. Sul potenziale delle donne tutti devono investire, impegnandosi nella lotta contro ogni tipo di condizionamento e di discriminazione”. Diana Bracco, presidente di Fondazione Milano per Expo2015.

Forum “Education for Women’s Empowerment”

L’evento “Education for Women’s Empowerment”, promosso da Fondazione Milano per Expo e il Politecnico di Milano con il patrocinio del Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai e moderato da Anna Barbara, professoressa di Interior Design del Dipartimento di Design del Politecnico di Milano, ha visto la partecipazione di un parterre tutto al femminile: professioniste, professoresse e ricercatrici italiane che insegnano al Politecnico di Milano e nelle università emiratine.

Anna Maria Lambri, professoressa di Interior Design all’American University Dubai, Emanuela Corti, Innovation, design and inclusion presso Ajman University;

Dalia Hamati, professoressa del Dipartimento di Architettura presso l’American University of Sharjah; Irene Pasina, professoressa del Dipartimento di Interior Design alla Ajman University.

Tra i relatori la professoressa Rafia Obaid Ghubash, fondatrice del Dubai Women Museum, presidentessa dell’Arabian Gulf University e dell’Arab Network for Women in Science and Technology, il network delle scienziate e donne leader impegnate nell’attirare più donne nelle scienze.

Rafia Obaid Ghubash

La professoressa Rafia Obaid Ghubash, dopo un dottorato in psichiatria epidemiologica conseguito all’Università di Londra nel 1992, è rientrata negli Emirati Arabi Uniti per iniziare la sua carriera accademica come assistente professoressa presso la “School of Medicine of the U.A.E. University” di Al Ain. Negli anni ha svolto un ruolo importante nell’empowerment delle donne nella società degli Emirati Arabi Uniti, in qualità di presidente dell’Arab Network for Women in Science and Technology e con la fondazione del Women’s Museum. Rafia Obaid Ghubash ha un forte interesse per l’educazione delle donne arabe e nel 2002 ha ricevuto un premio per i risultati educativi delle donne in Medio Oriente.

La prof.ssa Rafia ha raccontato il percorso di formazione e il ruolo della donna nella storia degli Emirati Arabi Uniti. “Scrivere e leggere da sempre sono parte della nostra società. Negli anni ’50 a Sharjah le donne andavano nelle abitazioni per insegnare alle ragazze le quali concludevano gli studi con una cerimonia di graduation. Sempre in quegli anni è iniziato il loro percorso nel business sopratutto nel real estate”. L’impegno di Rafia Obaid Ghubash, tra gli altri, è quello di divulgare e rendere omaggio alle donne che hanno fatto la storia degli U.A.E. “In questo periodo sto lavorando alla storia di due donne che con il loro operato hanno diffuso conoscenza e fonti educazione”. La professoressa, infine, ha evidenziato l’importanza del ruolo della donna per l’identità del Paese e del valore aggiunto delle competenze femminili nella scienza.

Le testimonianze accademiche, professionali e personali delle donne intervenute all’evento saranno un esempio per le candidate al bando internazionale.

“Partecipare a un bando per tre assegni di ricerca presso uno dei tre Dipartimenti del Politecnico di Milano (Design, Architecture- Built Environment and Cosntruction Engineering e Ingegneria Meccanica), tra le università (pubblica) più prestigiose al mondo, significa trascorrere un anno a fare ricerca in laboratori sperimentali avanzatissimi, in un ambiente internazionale, in uno dei paesi più belli del mondo”. Ha detto al Journal of Italian Healthcare World la professoressa Anna Barbara.

Anna Barbara

“Il Politecnico di Milano – ha aggiunto – è una Università poli-tecnica, che quindi agisce sulle tecnologie innovative nelle aree del design, dell’architettura e dell’ingegneria. I temi selezionati sono quelli del design e delle neuroscienze negli spazi terapeutici, dei big-data e intelligenza artificiale per la ricerca health e biomedical e della catena della sostenibilità nell’agro-food per materiali innovativi. Si tratta quindi di temi di sperimentazione avanzata su cui convergono ricerca, innovazione e sviluppo”.

Quanto è importante un maggior accesso delle competenze femminili al mondo della ricerca tecnico scientifica e al mercato del lavoro?

L’accesso alle materie STEM, ma anche alle discipline tecnologie, così come alle ibridazioni tra discipline scientifiche e umanistiche è un tema strategico non solo per le donne. Tuttavia, esiste un pregiudizio da cui emanciparsi, ma non lo devono fare le donne, ma il mercato del lavoro. Quando i pregiudizi del mercato rispetto alle competenze scientifiche e tecniche delle donne saranno superati, e le donne avranno medesime possibilità di carriera e di successo degli uomini, allora sarà evidente che la scarsa presenza di donne nel mondo STEM è un effetto e non una causa.

“Il lancio di questa call, proprio durante Expo Dubai 2020, è un ulteriore salto contro i pregiudizi – ha concluso Barbara – Per questo invitiamo a partecipare alla call Education for Women Empowerment e per questo le ospiti sono donne che lavorano, con successo, nelle aree della progettazione e dell’educazione”.

Dell’importanza delle competenze femminili ai settori della ricerca tecnica e scientifica e al mercato del lavoro, dei percorsi STEM per le donne e dei pregiudizi e stereotipi di genere, ne ha parlato nel video messaggio, che ha dato il via al forum “Education for Women’s Empowerment”, la dottoressa Diana Bracco, presidente di Fondazione Milano per Expo, nonché presidente di Expo 2015 e Commissario Generale di Padiglione Italia e ambasciatrice per l’empowerment delle donne per il B20, la voce della comunità imprenditoriale globale al G20.

“Riportare un numero crescente di donne nella forza lavoro, abbattere le barriere culturali all’accesso all’istruzione STEM per le ragazze, raggiungere la parità di genere nei ruoli che contano – ha spiegato – sono gli obiettivi principali che abbiamo fissato all’interno della nostra task force internazionale, che abbiamo tradotto in una serie di raccomandazioni per i governi del G20, tutte supportate da specifiche valutazioni dei dati”.

“La partecipazione delle donne al mondo della scienza e delle professioni tecniche è ancora fortemente ostacolata da pregiudizi e stereotipi di genere – ha sottolineato – Basti pensare che, a livello mondiale, solo il 31% delle donne lavora nell’intelligenza artificiale e un mero 14% nel cloud computing”. “Dobbiamo puntare a facilitare l’accesso delle ragazze alle discipline STEM – ha concluso – le cui competenze sono sempre più richieste nell’attuale contesto lavorativo”.

Fondazione Milano per Expo e Politecnico di Milano

Fondazione Milano per Expo

Come ha ricordato la dottoressa Bracco, la Fondazione Milano per Expo 2015 è nata “su iniziativa di alcuni imprenditori illuminati, e sostenuta da Assolombarda e dalla Camera di Commercio di Milano. Questa organizzazione ha raccolto il testimone dell’omonima associazione che avevamo creato per sostenere la candidatura italiana all’Expo 2015 attraverso progetti di cooperazione internazionale”. In occasione di Expo 2020 Dubai la Fondazione e il Politecnico di Milano hanno lanciato “Education for Women’s Empowerment”, in cui Fondazione Milano per Expo mette a disposizione tre Temporary Research Fellowships.

La Fondazione Milano per Expo si propone di raccogliere le sfide che un’impresa deve, oggi più che mai, saper affrontare, costruendo un ambiente favorevole all’inclusione e alla diversità e aiutando il tema sempre più impegnativo e critico dell’incontro tra la domanda di profili professionali e la formazione universitaria.

Politecnico di Milano

Il Politecnico di Milano, l’Università tecnico-scientifica che forma ingegneri, architetti e designer, ha sempre puntato sulla qualità e sull’innovazione della didattica e della ricerca, sviluppando un fertile rapporto con i settori economici e produttivi attraverso un’ampia area sperimentale e il trasferimento tecnologico. 

Da sempre, la ricerca è un impegno prioritario che permette all’Università di raggiungere risultati di alto livello internazionale e di realizzare l’incontro tra il mondo accademico e quello delle imprese. L’alleanza con il tessuto industriale, favorita da Fondazione Politecnico di Milano e dai consorzi a cui il Politecnico partecipa, si conferma ancora una volta una prassi vincente e stimolante, e grazie alla pluriennale collaborazione con Fondazione Milano per Expo, in occasione di Expo 2020 Dubai, le due realtà italiane accendono i riflettori dello scenario internazionale sull’accesso delle competenze femminili al mondo della ricerca tecnico scientifica e al mercato del lavoro.

Bando internazionale “Education for Women’s Empowerment”

Tre sono gli assegni di ricerca in ambito scientifico su tre tematiche identificate dai promotori nel pieno rispetto del tema di Expo 2020 Dubai e che rientrano nelle aree prioritarie dello Statuto e dei Soci Fondatori della Fondazione.

Le tre aree tematiche

  • Big data e intelligenza artificiale per la salute e la ricerca biomedica.

Alla luce della recente pandemia che ha colpito il mondo intero, è emerso quanto sia necessario affrontare in modo sistematico e metodico la gestione dei dati e delle informazioni. Il progetto mira ad approfondire un modello di gestione dei dati ad aspetti clinici ed epidemiologici, validandone la comunicazione al grande pubblico, e permette a scienziati e studiosi di discutere le conseguenze di come la scienza, nello specifico l’intelligenza artificiale, sia percepita e, in senso lato, sia strutturata e percepita da istituzioni pubbliche, professionisti e pazienti.

  • Sense/time-based design e neuroscienze come contributo alla responsabilità sociale degli spazi terapeutici. 

La borsa lancia una importante sfida con l’obiettivo di contribuire al potenziamento delle risorse per garantire alle donne una migliore educazione in alcune discipline come il design. Il tema scelto è volto a indagare come il design può contribuire alla responsabilità sociale nei luoghi terapeutici. La ricerca, sui temi del sense-time based design negli spazi terapeutici, verrà svolta in collaborazione con il Laboratorio Labirint, all’interno del Dipartimento di Design del Politecnico di Milano.

  • Catena agroalimentare e sostenibilità di prodotti innovativi. 

Il bando vuole stimolare un approccio multidisciplinare, essenziale nello sviluppo di progetti particolarmente orientati alla sostenibilità, proponendo un vero ecosistema che valorizzi un modello in grado di dimostrare il superamento di vincoli emersi in specifiche condizioni territoriali, o di coltivazione o di trasformazione, e capace di impattare sulla filiera agroalimentare. La ricerca, sui temi dei materiali circolari derivanti da scarti, verrà svolta in collaborazione con il Laboratorio SaperLab, all’interno del Dipartimento di Architettura, Ambiente Costruito e Ingegneria delle Costruzioni del Politecnico di Milano. Il Laboratorio si occupa dei temi legati alla fabbricazione digitale di materiali sostenibili e bio-based.

Come partecipare al bando?

Il bando internazionale “Education for Women’s Empowerment” è aperto a tutti i candidati con una laurea, un dottorato o un master.  

I candidati selezionati, scelti dalle Commissioni, riceveranno una borsa di studio per un anno di ricerca, in Italia, presso il Politecnico di Milano. Le candidature, individuali o congiunte, dovranno essere inviate, per non essere escluse, a partire dalle 9 AM ora italiana del 11 novembre 2021 ed entro e non oltre le 6 PM del 21 gennaio 2022, compilando il modulo di partecipazione disponibile, per ogni area di interesse, sul sito del Politecnico di Milano: Dipartimento di DesignDipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente CostruitoDipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria

La proclamazione dei vincitori avverrà l’8 marzo 2022 a Expo 2020 Dubai.