Gli innovativi sistemi italiani di tecnologia Robotica e Intelligenza Artificiale sbarcano a Dubai.
Con il claim “La Bellezza unisce le Persone” il Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai, contribuisce in modo decisivo al confronto tra i Paesi partecipanti su idee e progetti per il futuro con un vasto programma di iniziative ed eventi internazionali: dal clima allo spazio, dallo sviluppo urbano alla promozione del dialogo interculturale, fino alle sfide dell’innovazione scientifica e tecnologica e della digitalizzazione nella salute, nell’agricoltura e nella blue economy.
Sin dall’inizio di Expo 2020 Dubai, la prima esposizione universale nell’area ME.NA.SA. (Medio Oriente, Nord Africa e Sud Asia), il Padiglione Italia si è affermato come un luogo di confronto su best practice e progetti per il futuro in termini di innovazione, ricerca, collaborazione internazionale tra governi, imprese e professionisti.
Forum “Creating the future: today’s trends for tomorrow’s manufacture”
Con il titolo “Creating the future: today’s trends for tomorrow’s manufacture”, oggi presso l’anfiteatro, si è svolto il secondo Innovation Talk di Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai, promosso in collaborazione con l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (ICE). Al centro del dibattito le prospettive per i settori della robotica e dell’intelligenza artificiale dove sono state evidenziate le sfide dell’innovazione che l’Italia deve fronteggiare per potenziare sempre più i settori e le realtà aziendali maggiormente innovative.
A dare il via al forum il Commissario Generale dell’Italia a Expo 2020 Dubai, Paolo Glisenti e sua Eccellenza Nicola Lener, Ambasciatore d’Italia negli Emirati Arabi Uniti.
Paolo Glisenti Nicola Lener
L’evento, moderato da Amedeo Scarpa, Direttore ICE Dubai, ha visto la presenza di un ricco parterre di eccellenze italiane e internazionali nonché la presentazione di alcune best practices italiane nei settori della robotica e dell’intelligenza artificiale. Tra gli altri il Prof.Giorgio Metta, direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e Antonio Bicchi, presidente dell’Istituto nazionale per la robotica e le macchine intelligenti (I-RIM) e responsabile della ricerca Soft Robotics for Human Cooperation and Rehabilitation presso IIT.
Giorgio Metta Antonio Bicchi
Istituto Italiano di Tecnologia a Expo 2020 Dubai
Giorgio Metta, Direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) con il suo intervento “From curiosity driven research to applications: the IIT’s magic!” ha presentato il modello IIT e i fattori che contribuiscono al suo successo. L’Istituto italiano di tecnologia riesce a svolgere ricerca sia di base che applicata impattando sul sistema economico del Paese, creando nuove imprese (startup), innovazione (brevetti) e partnership con realtà pubbliche e private di rilevanza internazionale.
Istituto Italiano di Tecnologia (IIT)
IIT è un centro di ricerca scientifica finanziato dallo Stato che promuove lo sviluppo tecnologico con l’obiettivo di sostenere l’eccellenza nella ricerca di base e in quella applicata per favorire lo sviluppo del sistema economico nazionale. L’attività di ricerca di IIT è caratterizzata da una forte multidisciplinarietà e afferisce a quattro aree scientifiche: robotica, scienze computazionali, tecnologie per la scienza della vita e nanomateriali.
Tecnologie IIT applicate alla salute: la robotica protesica
Tante le tecnologie dell’Istituto Italiano di Tecnologia applicate alla salute: dal robot umanoide iCub, realizzato dallo stesso Istituto, che per la prima volta prende parte ad un trattamento sperimentale nell’ambito di una ricerca sui disturbi dello spettro autistico, l’utilizzo della chirurgia Robotica anche in remoto con 5G, la scoperta, da parte dei ricercatori IIT, di un nuovo composto chimico che potrà diventare un farmaco utile per il trattamento dei sintomi caratteristici di alcuni condizioni neurologiche, come la sindrome di Down e l’autismo, alla protesi di mano robotica Hannes, in grado di restituire alle persone con amputazione dell’arto superiore la maggior parte delle funzionalità perdute.
La protesi di mano robotica Hannes, grazie al suo design ha vinto il “Compasso d’oro 2020”, il prestigioso riconoscimento dell’Associazione per il Disegno Industriale (ADI) e sarà in mostra, dal 7 al 22 novembre 2022 presso il Padiglione Italia all’esibizione “Italia Geniale”, promossa dal Ministero Italiano dello Sviluppo Economico, per valorizzare l’inventiva, la creatività e il design del Made in Italy.
Hannes: la protesi di mano robotica
Hannes è la protesi di mano robotica poliarticolata a controllo mioelettrico realizzata dal laboratorio congiunto Rehab Technologies IIT – INAIL, frutto della collaborazione tra Istituto Italiano di Tecnologia e Centro Protesi Inail di Budrio. Ideata ispirandosi alla natura, Hannes riesce a replicare circa l’80% delle prese di una mano naturale.
Immagine IIT Immagine IIT
Si tratta di un dispositivo medico certificato, pronto per diventare un prodotto commerciale, in grado di restituire alle persone con amputazione dell’arto superiore la maggior parte delle funzionalità perdute ed è caratterizzata da un’estrema versatilità, nessuna invasività, semplicità d’uso, robustezza e un peso simile a quello di una mano umana. Il sistema di controllo della mano protesica IIT- INAIL è di tipo mioelettrico, sfrutta cioè gli impulsi elettrici che provengono dalla contrazione dei muscoli della parte residua dell’arto e implementa strategie basate su algoritmi di intelligenza artificiale.
L’Istituto nazionale per la robotica e le macchine intelligenti a Expo 2020 Dubai
Per Antonio Bicchi, presidente dell’Istituto nazionale per la robotica e le macchine intelligenti “La robotica italiana si distingue al livello internazionale per due aspetti fondamentali. Innanzitutto, è un’eccellenza per l’industria che ha radici profonde, i primi robot di saldatura, di assemblaggio e di misura, sono stati introdotti dal mondo dell’industria italiana. Nel campo della ricerca l’Italia ricopre una posizione di prestigio assoluto, negli indici di classifica internazionali il nostro Paese si posiziona ai primi posti dopo gli Stati Uniti. Questo rappresenta un eco sistema di grande prestigio per l’Italia”, ha detto al Journal of Italian Healthcare World.
Istituto nazionale per la robotica e le macchine intelligenti (I-RIM)
L’Istituto nazionale per la robotica e le macchine intelligenti (Institute for Robotics and Intelligent Machines – I-RIM), è un ente senza scopo di lucro, costituito in forma di Associazione. L’I-RIM favorisce lo sviluppo e l’uso delle tecnologie della robotica e delle macchine intelligenti per migliorare la qualità della vita, il benessere dei cittadini e in generale le condizioni della Società, mediante lo sviluppo di nuove soluzioni per l’aiuto alle persone, il miglioramento delle condizioni di lavoro, il trasferimento applicativo, la valorizzazione economica della ricerca, il miglioramento della produzione e la sua sostenibilità.
“L’Istituto nazionale per la robotica e le macchine intelligenti a Expo Dubai – ha aggiunto – porta la testimonianza di una comunità ricca e diffusa su tutto il territorio italiano. L’Esposizione universale è un’opportunità per mostrare al mondo le potenzialità italiane per il futuro di questo settore. Le imprese presenti al forum di Padiglione Italia rappresentano il meglio che possiamo esprimere in termini di “macchine intelligenti”, prodotti per cui la nostra industria è famosa nel mondo con capacità di intelligenza artificiale, a bordo e in cloud, sempre crescenti”.
I sistemi di robotica e macchine intelligenti applicati alla salute
“La salute è uno dei settori di massimo rilievo per le trasformazioni abilitate da robotica e macchine intelligenti – ha concluso Bicchi – La robotica ha aperto possibilità prima inusitate alla chirurgia, che oggi vede una espansione e una proliferazione di metodiche e strumenti. La riabilitazione oggi utilizza macchine intelligenti che affiancano il personale medico e i terapisti dando un aiuto non solo fisico, ma soprattutto di monitoraggio e valutazione dei progressi clinici, con conseguente pianificazione adattiva delle terapie. La robotica protesica, infine, sta aprendo nuove opportunità con l’integrazione di funzioni di parziale autonomia e ritorno sensoriale, con nuovi approcci che sfruttano le nuove conoscenze delle neuroscienze e i nuovi materiali per costruire dispositivi che si integrano con le persone in modo quasi completamente “naturale”.
Nel corso del suo intervento al Forum il dott. Antonio Bicchi, che oltre ad essere presidente I-RIM è responsabile della linea di ricerca Soft Robotics for Human Cooperation and Rehabilitation in IIT, ha sottolineato le potenzialità dei sistemi italiani di tecnologia robotica e ha parlato di JOiiNT Lab Robotic Intelligence League Bergamo, un laboratorio congiunto frutto dell’accordo tra l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e Intellimech, Consorzio di ricerca meccatronica, promosso più di 10 anni fa da Kilometro Rosso e Confindustria Bergamo, finalizzato alla ricerca nell’ambito delle tecnologie avanzate.
Il laboratorio mira a rafforzare la missione di trasferimento tecnologico e colmare attività di ricerca ed esigenze industriali, nonché la formazione di figure professionali di alto livello con competenze tecniche avanzate e scientifiche.
Al Forum “Creating the future: today’s trends for tomorrow’s manufacture” sono intervenuti: Ismail Mali Abdulla – CEO of Strata Manufacturing (a Mubadala Company), Andrea Pontremoli – CEO and General Manager of Dallara, Veronica Just – UCIMU board (Italian machine tool, robots, automations systems and ancillary products manufacturers’ association) co-owner Milutensil, Salvatore Majorana – Director of Kilometro Rosso, Hussain Mohamed Al Mahmoudi – CEO Sharjah Research Technology and Innovation Park, Roberto Croci – Managing Director Microsoft for startups MEA e Michele Emiliano – President Apulia Region.