Quando si parla di distonia è impossibile parlare di una singola patologia. Si tratta infatti di una serie di manifestazioni cliniche che consistono in contrazioni muscolari che causano movimenti ripetuti e involontari e spesso posture anomale (Defazio, 2004).

Cause
Così come le manifestazioni cliniche, anche le possibili cause possono essere molteplici e possono contribuire alla classificazione della malattia. Esistono infatti forme generalizzate (in genere caratterizzate da un esordio più tardivo e da un’incidenza maggiore), quelle familiari, le forme genetiche (caratterizzate da un esordio più precoce) e le forme secondarie.
Le forme genetiche non sono purtroppo ascrivibili alla mutazione di un solo gene, e spesso i geni e i pathways coinvolti nella patogenesi sono molteplici.
Incidenza
Si tratta di una patologia abbastanza rara, che in Italia interessa circa 20000 abitanti (Osservatorio malattie rare ISS).
Il contributo nella ricerca delle eccellenze italiane nel mondo

Il nostro viaggio alla scoperta delle eccellenze italiane nel mondo atterra per i prossimi due mesi ad Amburgo, seconda città più popolosa della Germania, dove vive e lavora Chiara Melis, oggi impiegata presso una grande azienda biotech (la Evotec), dopo un’esperienza di 4 anni nella Grande Mela presso il laboratorio di Michelle Ehrlich alla Icahn School of Medicine at Mount Sinai – New York – durante la quale ha contribuito a chiarire il nebuloso panorama che purtroppo ancora caratterizza questa patologia.
L’esperienza in America

Lo studio
E lo ha fatto impiegando tutte le sue energie in uno studio incentrato sull’utilizzo del modello animale (murino, in questo caso), che aveva lo scopo di valutare se la distonia monogenica avesse delle caratteristiche molecolari simili alle discinesie levodopa-indotte.

Si tratta, nel caso di queste ultime, di manifestazioni caratterizzate da alterazioni del movimento in seguito ad una prolungata assunzione di levodopa nel trattamento della malattia di Parkinson.
Risultati
Il gruppo newyorkese presso il quale lavorava Chiara, grazie a numerose tecniche di biologia molecolare e analisi del comportamento degli animali, è stato in grado di dimostrare come l’aumento dell’induzione di segnali extracellulari da parte della dopamina fosse, in due forme genetiche di distonia, del tutto simile a quella delle discinesie levodopa-indotte.
Questo potrebbe suggerire come una abnorme trasduzione del segnale in risposta alla dopamina possa rappresentare un punto di incontro tra la distonia stessa e le patologie caratterizzate da disordini ipercinetici del movimento, aprendo la strada allo studio di nuovi target terapeutici comuni.
Ospiteremo Chiara il mese prossimo, quando ci parlerà di questo bellissimo progetto e del suo grande salto dall’Accademia alla Company.
Stay tuned!
Riferimenti
- Jinnah HA, Sun YV. Dystonia genes and their biological pathways. Neurobiol Dis. 2019;129:159-168. doi:10.1016/j.nbd.2019.05.014
- Defazio G, Abbruzzese G, Livrea P, Berardelli A. Epidemiology of primary dystonia. Lancet Neurol. 2004;3(11):673-678. doi:10.1016/S1474-4422(04)00907-X
- Melis C, Beauvais G, Muntean BS, et al. Striatal Dopamine Induced ERK Phosphorylation Is Altered in Mouse Models of Monogenic Dystonia. Mov Disord. 2021;36(5):1147-1157. doi:10.1002/mds.28476