Abel, il robot umanoide che capta le emozioni

L’androide del futuro, realizzato dai ricercatori del Centro di Ricerca ‘E. Piaggio’ dell’Università di Pisa in collaborazione con la Biomimics di Londra, sa parlare, ragionare, sorridere e capire le emozioni dell’uomo.

Abel robot

Non solo ha le sembianze di un ragazzino di 12 anni ma è in anche grado di interagire e percepire ciò che lo circonda in modo analogo agli esseri umani. Si chiama Abel ed è il nuovo robot umanoide realizzato da un team di ricercatori del Centro di Ricerca ‘E. Piaggio’ dell’Università di Pisa, guidato dal Professor Enzo Pasquale Scilingo, in collaborazione con la Biomimics di Londra – i laboratori dove sono nati alcuni dei più famosi ‘alieni’ del cinema, come quelli di Star Wars e i dinosauri di Jurassic Park – e l’arte di alcuni dei maestri degli effetti speciali come Gustav Hoegen.

Da sinistra:Roberto Garofalo (collaboratore Centro E. Piaggio); prof. Pasquale Scilingo (Professore Ordinario Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione Centro E.Piaggio); Lorenzo Cominelli (Assegnista di ricerca);Danilo De Rossi (Professore emerito di Bioingegneria); Arti Ahluwalia (Direttrice del Centro E. Piaggio); Andrea Gargano (dottorando Centro E.Piaggio). Fonte:©Marco Merola

Abel, utile per studiare in maniera approfondita il rapporto tra gli uomini e le macchine, è il risultato finale dalla fusione di due settori della ricerca: la robotica sociale e l’affective computing, ramo specifico dell’intelligenza artificiale che si propone di realizzare calcolatori in grado di riconoscere ed esprimere emozioni.

Video ©Marco Merola

Come nasce e quali sono le potenzialità? 

In che modo si adatta all’interazione con le persone autistiche e con pazienti affetti da demenza o morbo di Alzheimer?

Scopriamolo nella video intervista al Prof. Enzo Pasquale Scilingo, Professore Ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione del Centro di Ricerca “E.Piaggio” dell’Università di Pisa, a capo del team dei ricercatori italiani.

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