Per chi soffre di Long Covid – ovvero le persone che nonostante la guarigione dalla malattia e la negatività al tampone convivono con sintomi debilitanti multiorgano che non passano a distanza di mesi – c’è “maggior rischio di subire gli effetti del caldo”. È quanto si legge nel Piano Attività estate 2021 in relazione al Covid-19 del Ministero della Salute, nel quale si sottolinea anche una minore tolleranza alle alte temperature estive per questo tipo di pazienti.
Che cos’è la sindrome da Long Covid?
Il tempo necessario per riprendersi dalla infezione da SARS-CoV-2, cioè dalla malattia chiamata COVID-19, è differente da persona a persona: la maggior parte recupera completamente entro due mesi ma alcuni disturbi (sintomi) e manifestazioni cliniche possono durare più a lungo. In questo caso si dice che le persone soffrono di Long COVID, termine inglese che viene comunemente utilizzato per indicare l’insieme dei disturbi e manifestazioni cliniche che permangono dopo l’infezione. La possibilità che i sintomi durino nel tempo non sembra essere collegata a quanto si è stati male durante l’infezione. Può anche succedere che persone che hanno avuto una forma lieve di COVID-19 possano sviluppare problemi a lungo termine. (fonte: Istituto Superiore di Sanità)
Pazienti Long Covid e gli effetti del caldo
Alcuni recenti casi studio suggeriscono una minore tolleranza al caldo delle persone che hanno sviluppato una sindrome post Covid (Post-Acute Covid Syndrome (PACS) – long-term COVID-19), caratterizzata, anche a distanza di mesi dall’infezione, da sintomi quali difficoltà di respiro e tosse, o altri disturbi come palpitazioni, debolezza, febbre, disturbi del sonno, vertigini, delirium (nelle persone anziane), difficoltà di concentrazione, disturbi gastrointestinali, ansia e depressione.
A tal proposito il testo, messo a punto dal ministero con il Centro nazionale prevenzione e controllo malattie (Ccm) e il Dipartimento di Epidemiologia SSR Regione Lazio, illustra la pianificazione della sorveglianza per le ondate di calore e sottolinea la particolare condizione delle persone guarite dal Covid.

Come proteggersi dal caldo durante l’epidemia Covid-19
Fuori casa
- Evitare di esporsi al caldo e al sole diretto: temperatura e umidità elevate non possono prevenire il rischio di infezione, mentre possono provocare sintomi associati al caldo e ustioni.
- Uscire nelle ore più fresche, mantenendo la distanza di almeno un metro dalle altre persone. Quando disponibili, utilizzare i gel igienizzanti per le mani. Indossare i dispositivi di protezione secondo le norme vigenti, anche se fa caldo.
- Recarsi in luoghi pubblici come parchi e giardini nelle ore più fresche della giornata rispettando sempre le distanze di sicurezza. Evitare luoghi affollati.
In casa
- Assicurare un adeguato ricambio di aria è utile per ridurre il rischio di trasmissione del virus: la ventilazione naturale determina il miglior ricambio dell’aria rispetto alla ventilazione meccanica.
- Assicurarsi che le stanze dove si soggiorna più a lungo siano mantenute fresche. Se si usa un climatizzatore, effettuare la pulizia dei filtri e comunque areare spesso la stanza
- Seguire le buone regole di igiene della casa, privilegiando detergenti a base di alcol o candeggina per eliminare possibili tracce del virus
Per chi è più vulnerabile
- Restare a casa, sia per proteggersi dal caldo, che per limitare il rischio di infezione.
- Garantire l’assistenza e la continuità delle terapie. Non sospendere le terapie in corso.
- Informarsi sulle nuove modalità da seguire per chi ha una malattia cronica affinché possa effettuare le necessarie visite programmate, terapie o analisi cliniche.
- Accertarsi che familiari, amici e vicini vulnerabili che vivono soli abbiamo aiuto per la spesa e per i farmaci.
Patologie associate al caldo
Disidratazione
- Forte sudorazione e sete
- Cute e mucose secche
- Ridotta diuresi, urina scura
Crampi muscolari, edemi alle gambe, svenimenti, vertigini
Stress da calore
- Malessere, tachicardia
- Nausea, vomito
- Cefalea, confusione
Colpo di calore
- Cefalea, tachicardia
- Iperventilazione
- Febbre
- Artmie, shock
Fonte
Piano Attività estate 2021 in relazione all’epidemia COVID19
Studi
Covid a lungo termine – Editoriale speciale su Neurology Journals
National Institute for Health Research (NIHR)