A cura di Paola Piovesana
È alla portata di tutti la “ricetta” per il benessere illustrata dal Professor Luigi Fontana, medico e accademico di fama mondiale ribadita in occasione del World Digestive Health Day 2021, celebrata il 29 maggio in tutto il mondo, nel corso della diretta facebook Sidney-Italia.

L’evento è stato organizzato dall’Associazione Italiana Gastroenterologi ed Endoscopisti Digestivi Ospedalieri (AIGO) con il patrocinio di LILT, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Una “chiacchierata” virtuale tra il Presidente AIGO dottor Fabio Monica, Direttore della Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina di Trieste e l’illustre esperto, e il Prof. Luigi Fontana, trentino di origine, oggi in Australia dove dirige il programma di ricerca e clinica sulla longevità sana presso il Charles Perkins Center, oltre ad aver ricoperto altre prestigiose cariche.

Il focus del 2021 della ricorrenza si è incentrato sull’obesità come “piaga del benessere” per varie generazioni, specie nei Paesi più evoluti ed economicamente avanzati ma dilagante anche nei Paesi a basso reddito, in progressivo e preoccupante aumento in tutto il mondo.
L’obesità è un problema diretto ma è anche causa o concausa di numerose altre gravi patologie, dalle malattie cardiovascolari al diabete, dai tumori (soprattutto colon, fegato, stomaco, mammella ed endometrio) alla demenza senile.

Obesità
Dati epidemiologici
Sono decisamente allarmanti: oggi ci convivono circa 800 milioni di persone, di cui 6 milioni in Italia, con un costo globale che sarà di 1.000 miliardi di dollari entro il 2025. Si prevede che l’obesità specie infantile aumenterà del 60% nel prossimo decennio, raggiungendo i 250 milioni di individui entro il 2030.

“Sovrappeso e obesità sono un problema non affrontato adeguatamente in tutto il mondo – ha confermato Fontana – per stili di vita scorretti, che il covid con i lockdown ha peggiorato”.
Italia e altri Paesi del mondo
“L’Italia – ha spiegato Fontana, autore oltre che di numerose pubblicazioni scientifiche internazionali anche di libri divulgativi tra cui “La felicità ha il sapore della salute” scritto con il compianto chef Vittorio Fusari e “La grande via – Alimentazione, movimento, meditazione per una lunga vita felice, sana e creativa” scritto con il dottor Franco Berrino – è messa “meno peggio” di altri Paesi del Mondo, come Usa, Australia e Gran Bretagna, ma conta 3 persone su 10 in sovrappeso e 1 su 10 obesa, con picchi specie tra i bambini e in alcune regioni come la Campania. Il dramma vero poi, – ha aggiunto il medico – è che per molti genitori il problema del sovrappeso dei propri figli non sussiste, non viene percepito, malgrado i figli pratichino poco sport stando troppo al pc o al cellulare e mangino troppo cibo, bevande zuccherate e snack”. Il dott. Monica, Presidente di AIGO ha aggiunto che “Se la tendenza non cambierà in futuro avremo numeri in crescita esponenziale; i pazienti arrivano a noi solo quando hanno dei sintomi evidenti, invece bisogna lavorare sulla prevenzione”.
La prevenzione e l’informazione alla popolazione sono i valori ispiratori e la mission di AIGO, che il professor Fontana ha esortato a continuare con l’attività divulgativa già in atto.
Effetto Covid-19
Le conseguenze di un’alimentazione sbagliata in quarantena
Solo in Italia ha peggiorato del 4% il sovrappeso degli italiani (analisi di Coldiretti su dati Crea, il Centro di ricerca alimenti e nutrizione, diffusa in occasione dell’Obesity Day 2020). Un peccato, anche perché l’aspettativa di vita media – salvo incidenti o gravi malattie – è oggi molto alta, ma con stili di vita scorretti andiamo a vanificare la possibile longevità e una terza età in buona salute.
“E’ questione di cultura, serve fare prevenzione già dalle scuole – ha insistito ancora Fontana – Basti pensare che dall’età universitaria in poi si manifesta un incremento ponderale di circa 1kg all’anno, che se non contrastato ci porta negli anni ad accumulare decine di chili – prevalentemente di grasso – inutili e dannosi”.

La notizia positiva però, è che si può intervenire, e che con un dimagrimento ragionato rientrano o migliorano anche i valori relativi a stati infiammatori, colesterolo, pressione. “In questo – ha assicurato poi Fontana portando risultati strabilianti relativi a pazienti americani – la nostra dieta mediterranea che limita la carne e privilegia il pesce, frutta e verdura, legumi e cereali specie integrali è una ricetta efficace”.

Le numerose domande del pubblico collegato live hanno permesso ai medici di smentire l’efficacia di diete e regimi alimentari “di tendenza”, che portano a un rapido dimagrimento forse, ma non a risultati duraturi e ad effetti positivi veri sulla salute stabili nel tempo, evitando deficit vitaminici o a sovraccarico per alcuni organi.
Buon senso dunque, movimento, alimentazione controllata sana e senza eccessi (anche la dieta mediterranea, se le quantità sono eccessive, fa ingrassare!) sono un’importante forma di prevenzione e lotta contro le principali patologie che possono ostacolare longevità e salute fino in tarda età. Serve infine sensibilizzare anche le Istituzioni e Governi ad intervenire concretamente per contenere pesanti ripercussioni sui costi della Sanità che l’incremento dell’obesità porterà con sé.