Scienze della vita-EXPO Dubai: il modello italiano al centro dell’esposizione mondiale

ONE YEAR TO GO ALL’EXPO 2020 DUBAI

Ci siamo. Manca un anno alla partenza di Expo Dubai, il più grande evento mondiale post pandemia da Covid-19. Tra i 192 Paesi che hanno confermato la presenza ci sarà anche l’Italia con il Padiglione Italia.

Dalla formazione all’innovazione, dalla sostenibilità alla salute, al via una serie di eventi per celebrare “One Year To Go”, a un anno dall’Esposizione Universale di Dubai, che sarà inaugurata il 1 Ottobre 2021 e terminerà il 31 marzo 2022. Le iniziative dei tre giorni (1-3 ottobre), sia in presenza fisica che in modalità virtuale, sono organizzate dal Commissariato Generale per la partecipazione italiana (Italy Expo 2020), in collaborazione con i propri partner istituzionali e sponsor. L’obiettivo è “richiamare l’attenzione su questa opportunità unica per il nostro Paese di rilanciare la propria attrattività culturale, economica, scientifica e turistica sulla scena internazionale”. 

Oggi 2 ottobre a Palazzo Italia, presso Milano Innovation District, si è svolto l’evento “Scienze della vita: il modello italiano di innovazione e ricerca a EXPO 2020 Dubai”, organizzato dal Commissariato Generale per l’Italia a EXPO Dubai 2020, Cluster ALISEI e la collaborazione della Fondazione Human Technopole, per celebrare le eccellenze italiane nel settore delle scienze della vita a un anno dal lancio dell’Esposizione Universale di Dubai 2020.

Al centro del dibattito la salute, la sicurezza alimentare e l’innovazione tecnologica con l’invito a sostenere e investire di più sulla ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica che rappresentano il motore del progresso per una migliore qualità della vita.  

“Senza ricerca non si fa sviluppo. Non si deve smettere di investire sulla ricerca scientifica”. Le parole di Diana Bracco, Presidente Cluster Tecnologico Nazionale Scienze della Vita, già Presidente di Expo 2015 e Commissario Padiglione Italia, in apertura del suo intervento.

La ricerca italiana da sempre produce in molti campi dei risultati importanti. I nostri ricercatori vengono apprezzati in tutto il mondo nonostante l’Italia sia uno dei paesi più avari nel finanziare la ricerca scientifica. Bisogna che il Governo investa di più sull’ambiente universitario e che dia dei mezzi di sviluppo alle industrie”.

Maggior sostegno alla ricerca scientifica e all’innovazione tecnologica per affrontare le sfide del presente e del futuro anche in relazione alla pandemia da Covid-19. In questo scenario si colloca l’importanza del trasferimento tecnologico che è l’essenza dell’opening innovation. “La sfida è quella di rendere possibile la transizione dei risultati innovativi dalla ricerca al mercato. Creare quindi un ponte tra chi sviluppa nuove conoscenze e chi è in grado di potarle all’utente finale”.

Salute, benessere e sicurezza sono al centro della partecipazione italiana a Dubai perché “l’’integrazione tra la biologia molecolare, le biotecnologie e il digitale è la cornice che cambierà profondamente nei prossimi anni la nostra società. L’Italia è un hub pulsante di questa rivoluzione con un network di valide strutture di ricerca, pubbliche e private, e di imprese innovative presenti su tutto il territorio nazionale”, ha aggiunto la presidente Bracco.

“Il settore Life science, che nel nostro Paese rappresenta il 10% del PIL, ha come mission la prevenzione, l’alimentazione e le abitudini di vita corrette – ha concluso – Una visione che si basa sul riconoscimento del legame che c’è tra la salute umana e quella del pianeta. Questo concetto deve essere sviluppato per cambiare, migliorare e moltiplicare il paradigma dello sviluppo e renderlo più sostenibile”.

“Con Expo Dubai andiamo a fare una grandissima operazione di comunicazione. I nostri due partner Alisei e Agrifood raggruppano oltre 60 mila imprese, 3 milioni di lavoratori il 20% del pil”, ha spiegato Paolo Glisenti Commissario Generale dell’Italia a Expo 2020 Dubai, indicando che “questo approccio multi-settoriale in termini scientifici, imprenditoriale e universitario è un punto fondamentale del modello italiano da portare alla comunicazione nel mondo”.

Expo 2020 Dubai, che aprirà i battenti il 1° ottobre del 2021, rappresenta una grande occasione per le imprese italiane del settore per promuovere la cooperazione scientifica internazionale, rilanciare le relazioni economiche e finanziare con i mercati dell’area ME.NA.SA (Medio Oriente, Nord Africa e Sud Est Asiatico).

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