In questo periodo di pandemia da nuovo Coronavirus oltre all’impegno della ricerca per lo sviluppo di un vaccino e di una terapia farmacologica, anche la tecnologia robotica sta dando il suo contributo per contrastare il virus. Si chiama UVD ROBOT il robot che grazie alle lampade ad ultravioletti pulisce e sanifica gli ambienti ospedalieri. Come funziona l’innovativa tecnologia già operativa in alcuni ospedali di Dubai?

La tecnologia ai tempi del Covid-19, per fortuna, è certamente più avanzata che all’era della peste nera. Oltre alle analisi dei laboratori, mezzi di comunicazione e diversi strumenti per lo studio dei virus e patogeni odierni, anche la robotica e l’automazione ci vengono in aiuto, dandoci l’impressione di essere dentro ad uno dei romanzi di Isaac Asimov.
La Dubai Healthcare Authority ha implementato una flotta di Robot prodotti dalla Danese UVD-Robots che permettono di pulire e sanificare aree affette da pazienti con malattie contagiose, grazie alle lampade ad ultravioletti. Per ora, gli ospedali che dispongono di almeno un Robot a Dubai sono Latifa Hospital, Rashid Hospital e Dubai Hospital (tutti ospedali pubblici) e sono partiti i training per utilizzarli nella lotta al Covid-19. Questo progetto è in collaborazione con L’Istituto di Tecnologia Danese di Copenhagen nel 2014 e i robot sono stati messi in commercio negli ultimi due anni.
RAGGI UV
Esistono tre tipi di raggi ultravioletti: UVA, UVB e UVC. Questi raggi fanno parte della fascia eletromagnetica e sono presenti in natura. Il sole è una delle principali fonti di queste radiazioni. Sono all’esterno della fascia visibile all’occhio umano e fanno parte di radiazioni a cortissima lunghezza d’onda (al di sotto dei 10nm). Queste radiazioni sono particolarmente dannose per gli esseri viventi, inclusi batteri e virus, soprattutto quando esposti per lungo tempo. I primi due raggi, UVA e UVB, raggiungono la superficie terrestre attraverso l’atmosfera e sono il motivo per cui quando vogliamo stare al sole per diverse ore è bene applicare una crema protettiva, onde evitare bruciature o danni a lungo termine. I raggi UVC sono quelli più dannosi a parità di esposizione e, fortunatamente, vengono filtrati dall’ozono e dell’atmosfera. Benché non raggiungano quasi mai la nostra pelle, queste radiazioni sono utilizzate già da diverso tempo dall’uomo, ad esempio per la purificazione di acqua potabile, processi di saldatura o banalmente per gli smalti delle unghie.

UVD Robots
I robot consistono in due parti hardware, una per il movimento e i sensori, l’altra per il controllo dei raggi UVC. Queste macchine permettono il controllo manuale o automatico, tramite una interfaccia installata su un tablet (che viene incluso nel servizio) e la possibilità di collegarsi in remoto al robot tramite WiFi. Avendo seguito lo sviluppo del progetto e l’incarico di formare i responsabili all’interno dei reparti, vi spiego brevemente in cosa consiste e come può essere uno strumento fondamentale per il controllo dei contagi.
Come funziona UVD Robot
Il funzionamento è come quello per i filtri dell’acqua, le lampade vengono accese in una stanza chiusa (che dev’essere lasciata vuota durante la disinfezione) e i raggi UVC uccidono tutti i patogeni con i quali riescono ad entrare in contatto. Il tempo medio della disinfezione dura dai 10 ai 20 minuti. Grazie alla parte inferiore, il robot può muoversi autonomamente nella stanza, e tramite i sensori naviga tra lettini e scrivanie per sanificare tutti componenti e le superfici
Vantaggi
La compagnia del gruppo Blue Ocean, dichiara che il sistema uccide il 99% dei batteri in soli 10 minuti. L’altro grande vantaggio nell’utilizzo di questi robot è la sicurezza e l’efficienza. Il software installato nella macchina, lavorando assieme ai sensori, garantisce che nessun essere vivente possa venire esposto ai raggi mentre la macchina è in missione. Inoltre, oltre a muoversi autonomamente, durante il funzionamento vengono registrati i tempi e i percorsi del robot, così da avere un resoconto di tutte le zone disinfestate e la frequenza.
COVID-19
Nella battaglia al virus che ci tiene lontani dai nostri cari, la prevenzione e il distanziamento sociale sono solo una parte delle operazioni. Soprattutto in luoghi come ospedali e cliniche, operatori sanitari e pazienti vengono esposti costantemente a persone infette e lavorano in luoghi sui quali si ha poco controllo e ancora meno tempo per pulire correttamente. Questi robot, insieme agli sforzi degli operatori, possono garantire maggiori pulizie e una precisione nella disinfezione maggiore rispetto a qualsiasi altro strumento utilizzato finora. Proteggere le persone garantendo che dopo ogni operazione vi sia un’ambiente sterile, è una della difficolta più grande da fronteggiare per ogni struttura.