Per me essere un expat italiano e rappresentare il mio Paese con fierezza è sempre stato grande motivo di orgoglio. Da ormai 5 anni vivendo all’estero concludo tutti gli interventi agli incontri scientifici con una slide finale dove e’ ben visibile la bandiera tricolore e scritto: PROUD TO BE ITALIAN.
In questi giorni però, proprio per il fatto di essere italiano, durante un meeting internazionale al quale ho partecipato, mi sono trovato in grande imbarazzo durante l’incontro con i vari delegati provenienti da tutto il mondo. Mani retratte al rituale convenevole di presentazione o di saluto, discorsi interrotti nel momento in cui l’interlocutore scopriva la mia nazionalità e addirittura qualcuno che si prodigava goffamente con gesti più o meno evidenti per avvertire i suoi colleghi di starmi ben lontano in quanto italiano.
Paradossale e avvilente. Ti senti addosso una sensazione surreale. Ti ricordi in un attimo quel personaggio dei romanzi ottocenteschi che veniva additato dalla gente durante l’epidemia della peste. Quel personaggio oggi potrebbe essere chiamato: UNTORE 2.0.
La causa di questa imbarazzante e surreale situazione è dovuta probabilmente anche al fatto che, proprio il giorno prima dell’evento a cui ho partecipato si era diffusa la notizia dell’annullamento della gara ciclistica UAE-TOUR perché 2 italiani dello staff italiano erano risultati positivi al tampone per il Coronavirus. Seduto da solo sul mio tavolino, in una sorta di isolamento volontario, mi son fermato a riflettere e ho iniziato a farmi delle domande cercando di darmi razionalmente delle risposte da uomo, da italiano e anche da medico.
Ma perchè tutto questo? Perché questo allarmismo fobico, sovralimentato, convulso e dilagante quasi più del virus stesso?
La responsabilità maggiore secondo me è sicuramente la diffusione di un’informazione sbagliata e distorta del fenomeno Coronavirus.
L’informazione che viene fornita all’utente proviene da un copia e incolla globale fatto da chiunque abbia una “ finestra” aperta sul web e che per questo si sente autorizzato a “scaraventare ” tutto il suo materiale riciclato spesso male. Echeggiano parole come Allarme, Pericolo,Contagio, Paura, Pandemia, in una psicosi alimentata da una confusa serie di conferme e smentite, da numeri sempre crescenti che vengono sfornati ad una velocità ben più alta di quella con cui il virus si diffonde, il tutto inserito in contesti e scenari apocalittici scolpiti a mò di stimate sanguinanti su un mappamondo tutta “a pois” rossi più o meno grandi. Questo mix aberrante di notizie negative che cresce e monta sempre di più spaventa e spaventa proprio tutti!
Non voglio assolutamente minimizzare la portata dell’epidemia in atto del COVID-19, che senza dubbio rappresenta una importante minaccia che va controllata e monitorata con tutti i mezzi a disposizione.
Tutto è partito in Cina negli ultimi mesi dello scorso anno, portando alla ribalta questo nuovo virus che per la sua forma particolare ricorda una piccola coroncina appartenente alla famiglia dei Corona virus. Normalmente questi virus sono la causa del comune raffreddore e di banali infezioni delle alte vie aeree. Questo virus pare sia però un pochino diverso dai suoi cugini, in quanto provenendo dal regno animale, esprime delle caratteristiche genetiche che lo rendono molto più infettivo e quindi più facile da trasmettere. Gradualmente, ne più e ne meno di quanto succede ogni anno con l’influenza o con altre malattie epidemiche stagionali, si sta diffondendo rapidamente su scala mondiale. Vista questa sua rapida escalation diffusiva, qualche giorno fa l’Organizzazione Mondiale della Sanità ( WHO ) ha elevato il livello di allerta da “alto” a “molto alto” e i vari Stati hanno iniziato ad attuare misure di contenimento e protezione sempre più importanti e restrittive, nel tentativo di arginare al massimo la diffusione dell’epidemia isolando quindi le tutte le zone a maggior rischio, tra i quali purtroppo c’è anche l’Italia. Ogni Stato poi ha percepito le direttive in maniera più o meno restrittiva per isolare gli UNTORI 2.0.
Ma come? L’ Italia è uno dei focolai più “caldi”? Perchè proprio l’Italia?
Fino ad una settimana fa eravamo tutti pronti ad additare come untori i cinesi e adesso siamo noi ad essere additati come tali e magari anche dai cinesi…Tutto quello che viene percepito come strano e poco chiaro incute paura, si crea panico e ci si allarma ma allo stesso ci incuriosisce. L’italiano poi lo fa spesso in maniera melodrammatica che però, almeno per questa volta, si manifesta molto più al Nord che non al Sud e con tanto di sfottò campanilistici che popolano il web.
Per comprendere meglio le cose vorrei per prima cosa analizzare il campo di battaglia in cui si svolge questa presunta ”grande” guerra che “minaccia” la specie umana.
Da una parte sta l’esercito agguerrito del COVID-19 con la sua particolare infettività e capacità diffusiva e con il suo corredo genetico “particolare” probabilmente derivato dai pipistrelli cinesi. Per sopravvivere questo piccolo organismo ha necessità di entrare nelle cellule umane, che usa per replicarsi. Raggiunta la maturazione i piccoli virus “nascono” distruggendo la cellula un pò come succedeva nel noto film Alien. La location dove avviene questa battaglia sta nelle vie aeree superiori (naso e gola) dove il virus entra in contatto con il nostro corpo. E’ proprio qui scaglia il suo attacco a sorpresa. Noi ci accorgiamo di questo dopo qualche giorno – si pensa che il virus abbia dai 4-15 gg di incubazione- perché compaiono i sintomi classici quali cola-naso, starnuti, febbricola e una tossetta stizzosa e secca. Solo nei casi più gravi, soprattutto nei pazienti defedati, più deboli, il microrganismo può raggiunge i polmoni creando una infiammazione tale da compromettere gravemente gli scambi di ossigeno necessari per la nostra vita compromettendo gravemente della respirazione. In questi casi il virus non trovando troppa resistenza, è particolarmente devastante e può risultare anche fatale. Lo stesso effetto letale lo può avere anche l’Influenza (e qualsiasi altro virus) ma adesso è una solo una comparsa, non è più di moda, anche se zitta zitta uccide molto di più del COVID19.
Dall’ altra parte del campo di battaglia ci sono gli uomini, che rimangono lievemente spiazzati all’inizio, ma che con le loro sentinelle d’avamposto avvisano immediatamente il quartier generale che c’è una minaccia in atto. E’ così che viene attivato l’ultra-millenario e altamente specializzato armamentario difensivo chiamato SISTEMA IMMUNITARIO.Questo è un mirabile meccanismo che quando riconosce un agente esterno è in grado di prendergli subito le impronte digitali, di eseguire il suo “riconoscimento facciale” , di creare le armi necessarie più idonee per poi distruggerlo e schedarlo in memoria per sempre. L’azione di difesa inizia da subito dalla comparsa di quei sintomi sopracitati e iniziamo a reagire iniziando ad alzare la temperatura che già da sola dà molto fastidio al virus.
In questo momento stiamo prendendo le misure al nemico. Questa reazione è tanto più rapida ed efficace quanto più è forte e reattivo il nostro sistema di difesa coi suoi globuli bianchi in fermento. La fase di “armamento” richiede diversi giorni per essere completata ed è a quel punto che viene sferrato il contrattacco che annienta letteralmente il virus in pochissimo tempo impedendo che faccia ulteriori danni. E guai a lui se si ripresenta: i soldatini del sistema immunitario lo riconoscono immediatamente, essendo ormai schedato, e ad ogni eventuale ri-contatto lo fulminano immediatamente bombardandolo con gli anticorpi. Quindi, se si ha un sistema immunitario efficiente si è perfettamente in grado di difendersi dal COVID-19 e non solo.
Ancora oggi non si sa esattamente quanto sia il periodo di incubazione ed è in questo periodo i pazienti possono essere positivi al virus e nella maggior parte dei casi sono ancora completamente ASINTOMATICI e quindi difficilmente individuabili. Sono loro gli UNTORI 2.0.
Questa fase di “limbo”, in cui gli infettati non hanno ancora sintomi, è proprio il fattore che gioca maggiormente a favore del virus nel nostro virtuale campo di battaglia e che gli consente al virus di diffondersi in “silenzio” e velocemente.
Tutto questo avviene comunque da SEMPRE e per qualsiasi altro virus!
Ma se è sempre stato così perché questa volta si è scatenato il panico per un virus del raffreddore?
Il problema di oggi è che attorno al nostro campo di battaglia ci sono gli “osservatori” con tutte le loro telecamere puntate, pronti a zoommare su ogni piccolo particolare. Queste lenti di ingrandimento sono lenti deformanti e focalizzano solo su quello che fa più paura, sul negativo, perchè allo stesso tempo fa anche più notizia.
L’amplificazione mediatica e la disinformazione globale fa il resto con conseguenze sociali, psicologiche ed economiche devastanti. La massa va alla deriva ed è anche molto facile pilotarla e c’è chi già ne approfitta vendendo l’Amuchina al prezzo del caviale. Ecco che nascono le speculazioni sia in senso positivo che negativo tanto che qualcuno pensa addirittura si tratti di un complotto mondiale ben architettato contro la Cina.
Gli osservatori a bordo campo infatti continuano a mostrarci quelle mappe, aggiornate maniacalmente secondo per secondo, con tutti i numeri degli infettati e delle vittime con le più azzardate previsioni e il trend di crescita. Tutti abbiamo visto quei puntini ROSSI più o meno grandi diffusi per il globo.
PERCHÈ SONO ROSSI? PERCHÈ PROPRIO IL ROSSO? PERCHÈ IL ROSSO È FACILMENTE ASSOCIABILE AL SANGUE, ALL’ALLARME, ALL’ EMERGENZA ….RESTA BEN IMPRESSO E FA PAURA!!!
Vorrei si giocasse ad armi pari.
Perchè i media non iniziano a contare e a far vedere dei puntini magari di colore verde a degna rappresentazione di tutti quei pazienti guariti dando così il meritato risalto a tutte quelle piccole battaglie vinte dagli uomini infettati? In questo modo si evidenzia la progressiva e inesorabile sconfitta che maledetto virus in rosso subirà a breve. Non lo si fà perchè è più di impatto seguire gli spots ROSSI che sanciscono la negatività e l’avanzata inesorabile del “nemico”!
E la massa segue a ruota e va a svaligiare un supermercato per le scorte… non si sà mai che il mondo diventi tutto Rosso!
Perchè nessuno dice che a 24-26 gradi di temperatura o sotto i raggi del sole, questo virus si scioglie come neve al sole?
Perchè nessuno dice che anche questo virus ha la grande capacità di mutare rapidamente e che magari il virus di oggi è già diverso da quello del paziente zero di Wuhan di 3 mesi fa? Potrebbe anche cambiare in una forma meno aggressiva a volerla pensare positivamente.
Chissà perchè a me piacciono molto di più quegli altri osservatori che usano la lente del microscopio senza distorsioni ma con molti ingrandimenti. Questi ricercatori stanno ribaltando come un calzino questo piccolo virus coronato. Tra i primi ad individuarlo e a studiarlo sono state proprio due ricercatrici italiane e si stanno muovendo anche moltissimo gli scienziati e ricercatori cinesi, a stretto contatto con la “materia prima”, che sentendosi probabilmente feriti nell’orgoglio, sono estremamente agguerriti nello studiarlo e combatterlo nel modo migliore e più rapido possibile. Moltissime sono le strategie di difesa possibili e non deve essere per forza un vaccino che richiederebbe comunque diverso tempo.
Il COVID-19 state pur certi che perderà la sua guerra! Lo sconfiggeremo grazie al nostro sistema immunitario…
È certo che lo sconfiggeremo grazie al nostro sistema immunitario e gli scienziati troveranno il modo per aiutare chi ha questo sistema di difesa particolarmente debole, e presto vedremo che quel mappamondo a pois diventerà man mano sempre più verde e sempre meno rosso.
La nostra immunità lavora infatti da sempre contro gli “invasori”, diventa sempre più brava nel farlo ed è multitasking cioe’ in grado di lottare su diversi fronti…
Occorre instillare FIDUCIA e POSITIVITÀ in chi legge e cerca informazioni, non terrore e paura!!! Si evita così di fare anche confusione.
Le RACCOMANDAZIONI che la WHO sta diffondendo da diverse settimane non sono altro che l’invito ad applicare quelle norme igieniche e di buonsenso civico che dovrebbero essere eseguite sempre anche nei momenti in cui si sta poco bene.
complimenti non ho avuto il piacere di leggere nulla di altrettanto sensato in queste ultime settimane.
grazie lo diffonda ovunque.