Ramadan è il nome del nono mese del calendario islamico ed è il mese sacro del digiuno “sawn”, dedicato alla preghiera, alla meditazione e all’autodisciplina, e rappresenta uno dei cinque doveri della fede islamica. Gli altri sono: la professione di fede (kalima), la recita quotidiana delle cinque preghiere (salat), le elemosine (zakat) e il pellegrinaggio, almeno una volta nella vita, (hagg) a La Mecca, in Arabia Saudita. Il calendario lunare dura circa dieci giorni in meno rispetto a quello solare gregoriano utilizzato nella maggior parte del mondo. Ogni anno, quindi, tutti i mesi islamici arrivano con dieci giorni di anticipo rispetto all’anno precedente. Quest’anno il mese sacro ha avuto inizio domenica 5 maggio e terminerà martedì 4 giugno. Ramadan Kareem, (generoso Ramadan) è l’augurio che ci si scambia durante il mese.
I circa 1,6 miliardi di mussulmani di tutto il mondo celebrano questo periodo con l’inversione del ritmo sonno-veglia e un cambiamento nelle abitudini alimentari. Secondo la tradizione, nelle ore diurne è prevista la totale astinenza dal mangiare cibo e bere che viene interrotta al tramonto con un dattero o un bicchiere d’acqua. Poi seguono gli unici pasti consentiti, quello serale (iftar) e quello prima dell’alba (suhoor).
Il digiuno è un obbligo per tutti gli adulti sani, mentre per alcune categorie di persone come i bambini, le persone anziate, i malati e le donne che allattano o in gravidanza, le autorità religiose islamiche consentono l’esenzione.
Chi sono i pazienti che possono scegliere di digiunare senza compromettere ulteriormente la salute? E a chi invece è consentita l’esenzione?
L’abbiamo chiesto al dottor. Sami Cherry Specialist Cardiologist ad Abu Dhabi.

“In linea generale a tutti i malati con patologie gravi è consentita l’esenzione dal digiuno per non mettere a rischio la loro vita. È il caso ad esempio di persone affette da tumori, da malattie del sistema immunitario, da malattie respiratorie avanzate che necessitano di una terapia orale, da diabete mal controllato (nonostante la terapia non si raggiunge un buon compenso glicemico) e quelle con disturbi di scompenso cardiaco mediamente grave. Nel caso in cui invece si è in presenza di altre patologie dove si può modificare la somministrazione dei farmaci in base all’orario del lungo digiuno e al pasto serale, è allora possibile, previa valutazione medica, seguire il mese di astinenza”.
Quali sono i pazienti che possono seguire il mese di astinenza?
I pazienti che soffrono di patologie epatiche, i cardiopatici o ipertesi stabili i quali, prima dell’inizio del mese sacro, devono recarsi dal cardiologo per regolare la terapia medica ed abituare in maniera graduale l’organismo e devono controllare quotidianamente la pressione artersiosa.
I pazienti con insufficienza renale di primo o secondo grado devono tenere costantemente monitorizzato il valore della creatinina bevendo molti liquidi durante le ore dello stop al digiuno.
Se durante il mese sacro, nonostante tutte le precauzioni, un paziente non sta bene ed il suo stato di salute risulta compromesso, può interrompere il digiuno e questo non gli viene considerato peccato, ma dovrà nutrire un povero per ogni giorno di mancato digiuno.
Quali sono le terapie che interrompono il digiuno e quali no?
Le terapie che interrompono il digiuno sono tutte quelle somministrate per via rettale e orale – motivo per il quale i malati cronici che seguono una terapia rigida sono esentati dal digiuno – le gocce nasali e auricolari. Non interrompono il digiuno i colliri, l’iniezione intramuscolare e in endovena.
Cosa consiglia per il periodo del Ramadan?
Il digiuno durante il Ramadan è un valido rimedio per eliminare le tossine accumulate durante l’anno. È molto importante nel pasto serale mangiare senza esagerare in quanto lo stomaco non è pronto a ricevere troppi alimenti dopo un digiuno di molte ore. Non abusare degli alimenti ricchi di zuccheri. Bere molto.
Il mio consiglio invece per le persone affette da tutte quelle patologie per le quali è consentito il digiuno, è quello di evitare il “fai da te” e recarsi dal medico prima di iniziare il digiuno e per tutto il periodo del mese sacro.
Dopo l’ultimo giorno di astinenza, che quest’anno sarà il 4 giugno, si celebrerà la festa di fine Ramadan (Eid al Fitr) ed i festeggiamenti inizieranno con il sorgere della luna nuova dove tutti si augureranno EID MUBARAK! (BUON EID).