โOcchio non vede, cuore non duoleโ, recita un notissimo proverbio italiano. Certo, la promessa implicita di serenitร รจ allettante ma, a scanso di equivoci interpretativi, รจ sempre meglio evidenziare quanto sia importante prendersi cura dei propri occhi, senza mai sottovalutare nessun disturbo, come invece tendiamo talvolta a fare.
A riprova di ciรฒ, da diversi anni lโOrganizzazione Mondiale della Sanitร (OMS) e l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecitร -IAPB (in Italia IAPB Italia Onlus), insieme all’Unione mondiale dei ciechi (in Italia UICIECHI) promuovono la Giornata mondiale della vista, che questโanno cade lโ11 ottobre. La giornata รจ incentrata sulla prevenzione di malattie oculari che, se non curate, possono pregiudicare la qualitร visiva: secondo il FactSheet OMS n. 213 infatti, circa 180 milioni di persone nel mondo sono ipovedenti, e di queste circa 40-45 milioni completamente cieche. La cifra che colpisce maggiormente รจ quell’80% dei casi di cecitร che sono considerati prevenibili.
Per capire quindi come proteggere adeguatamente i nostri occhi, il Journal of Italian Healthcare World ha rivolto alcune domande alla Dottoressa Sandra Flavia Fiorentini, medico chirurgo oculista e specialista in chirurgia refrattiva oculare laser e della cornea a Dubai, partendo proprio dalle definizioni iniziali che sono talvolta oggetto di confusione.

Dottoressa Fiorentini, qual รจ la differenza fra oculista, ortottico e ottico?
Lโoculista (o oftalmologo) รจ un medico chirurgo laureato, che ha successivamente conseguito il diploma di specializzazione in oftalmologia ed รจ abilitato a diagnosticare e trattare tutte le patologie oculari con medicinali, interventi chirurgici, laser o semplicemente prescrivendo occhiali e lenti a contatto. Lโortottico รจ un professionista della cura dellโocchio che si occupa prevalentemente della gestione non chirurgica di strabismo, ambliopia (occhio pigro) e disordini dei movimenti dellโocchio. Normalmente, in caso di disordini dei muscoli oculomotori, lโoculista invia il paziente dallโortottico per misurare lโentitร della deviazione dellโocchio tramite prismi e per ricorrere ai trattamenti non chirurgici disponibili prima di proporre un eventuale intervento chirurgico. Infine, lโottico รจ una figura prettamente tecnica che si occupa di confezionare, apprestare e verificare occhiali, montature o lenti a contatto, sempre con il supporto di un oculista.
Dalla sua esperienza, quali sono i sintomi tipicamente sottovalutati o trattati con farmaci da banco fai-da-te, che invece รจ opportuno sottoporre subito allโattenzione dellโoculista?
Sicuramente gli occhi arrossati: possono dipendere da condizioni diverse, incluse malattie che mettono a rischio la vista, come uveite (infiammazione della parte interna dellโocchio) o infezione da herpes oculare sulla cornea, la superficie dellโocchio. In questi casi, alcuni farmaci da banco possono peggiorare la situazione, danneggiando permanentemente la capacitร visiva.
Quali sono, dunque, le condizioni che lei si trova a diagnosticare piรน spesso, anche per fascia di etร ?
Dipende molto dallโarea in cui vivono i pazienti. Nel mio caso sicuramente riscontro una frequenza di sindrome dellโocchio secco e blefarite (infiammazione delle palpebre). In generale, gli errori refrattivi (miopia, astigmatismo, ipermetropia e presbiopia) sono i piรน diffusi in tutto il mondo.
In particolare, nellโinfanzia e prima degli 8 anni se il bambino strabuzza o strizza gli occhi รจ probabile riscontrare la presenza di uno o piรน dei suddetti errori refrattivi – a eccezione della presbiopia. ร bene non ignorare questi atteggiamenti e portare il bambino dallโoculista perchรฉ eventuali difetti visivi non trattati per tempo possono anche indurre ambliopia permanente (occhio pigro).
Negli adolescenti e nelle persone ancora giovani i rischi sono prevalentemente correlati a incidenti domestici o sul posto di lavoro oppure a complicazioni legate allโuso di lenti a contatto.
Dopo i 40 anni diventa importante sottoporsi a controlli regolari per scongiurare il rischio di glaucoma, che รจ la causa principale di cecitร irreversibile nel mondo. Il tipo piรน comune di glaucoma รจ โsilenteโ, ossia non presenta sintomi fino a quando la malattia รจ troppo avanzata per qualunque intervento. Sempre intorno ai 40 anni iniziano a insorgere difficoltร di messa a fuoco a breve distanza a causa del naturale invecchiamento dellโocchio (presbiopia) che puรฒ essere facilmente corretto con la prescrizione di occhiali da lettura.
Dopo i 60 anni il rischio principale รจ costituito dalla cataratta, ovvero lโopacizzazione del cristallino, la lente naturale allโinterno dellโocchio, che causa una visione sfocata a distanza che non puรฒ essere risolta con lโuso di lenti ma solo tramite rimozione chirurgica. Nella fascia di etร over-60 รจ inoltre necessario controllare periodicamente la retina per scongiurare segni di degenerazione maculare, soprattutto in presenza di storia familiare.
Una condizione di rischio per tutti, indipendentemente dallโetร , รจ il diabete, la cui incidenza continua a crescere a livello mondiale. I pazienti diabetici devono sottoporsi a controlli regolari con scadenza annuale o mensile, a seconda della gravitร della malattia.
In generale gli adulti che non riportano malattie o condizioni pregresse e storia medica familiare particolare dovrebbero farsi visitare dallโoculista ogni due anni.
Quindi lei non segue solo gli adulti?
Ogni oculista normalmente riceve la formazione adeguata a trattare anche i bambini; in studio disponiamo di strumenti e attrezzature adatte per esaminare i piรน piccoli e per misurare lโacuitร visiva anche in bambini non verbali senza alcun bisogno di preparazione preventiva alla visita. In caso di neonati e bambini molto piccoli o comunque se sono necessari trattamenti piรน specifici, compresa la chirurgia dellโocchio, รจ opportuno consultare un oculista pediatrico.
Rimanendo allora brevemente in argomento, a che etร รจ bene far visitare il bambino per la prima volta? Lei consiglia comunque un controllo anche in assenza di sintomi evidenti?
In genere il primissimo controllo avviene giร nel reparto maternitร dove il pediatra, se adeguatamente preparato, รจ perfettamente in grado di verificare il riflesso rosso del fondo dellโocchio senza lโintervento dellโoculista, che verrร coinvolto solo se questo primo screening induce al sospetto di eventuali malattie congenite. In seguito, in assenza di sintomi consiglio di effettuare controlli a un anno, tre anni e subito prima dellโinizio della scuola, per verificare il corretto sviluppo dellโocchio ed escludere ulteriormente malattie piรน rare. In etร scolastica e in assenza di problemi diagnosticati, รจ sufficiente portare il bambino dallโoculista ogni due anni circa.
Parlando invece di una tematica attualissima, lei ha riscontrato qualche impatto concreto sui suoi pazienti dovuto allโuso frequente di dispositivi elettronici?
In realtร non ci sono prove scientifiche che dimostrino che la luce blu proveniente dagli schermi dei vari dispositivi elettronici danneggi gli occhi. Vero รจ che di notte la luce blu puรฒ influire sullโormone denominato melatonina, perchรฉ crea nel cervello lโillusione che sia ancora giorno, aggravando problemi di insonnia. Inoltre, lโuso non equilibrato dei dispositivi puรฒ provocare la sindrome da occhio secco evaporativo, perchรฉ la riduzione di frequenza del battito delle palpebre a causa della concentrazione sulle attivitร a video riduce la lubrificazione degli occhi, soprattutto quando lโutente fa scorrere lo schermo o gioca. I sintomi della sindrome da occhio secco sono bruciore, arrossamento, affaticamento, prurito e persino visione fluttuante. Se non trattata puรฒ progredire e raggiungere gradi di severitร variabile, arrivando anche a incidere sulla qualitร della vita.
Nel ringraziare la dottoressa Fiorentini per lโestrema disponibilitร che ci ha dimostrato, concludiamo condividendo i suggerimenti pratici di carattere generale che riserva ai suoi pazienti: condurre una vita sana e adottare una dieta ricca di frutta e verdura tutti i giorni, svolgere attivitร fisica, assicurarsi ritmi di sonno regolari e non fumare; inoltre: indossare occhiali da sole anti-UVA e UVB di qualitร e adeguate protezioni in caso di attivitร che possono provocare danni o incidenti; consultare lโoculista per la scelta delle lenti a contatto piรน opportune; non ricorrere mai a medicinali da banco e soprattutto, oltre ai controlli periodici da effettuare comunque nellโarco della propria vita, non esitare a rivolgersi a uno specialista in caso di fastidio o sintomo di qualunque tipo agli occhi.